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Il consiglio Comunale di Milano Boccia la proposta di abolire il gemellaggio con Tel Aviv


Grave atto del Consiglio Comunale: la bocciatura della proposta di interrompere il gemellaggio Milano- Tel Aviv

Già da tempo, assieme a tanta cittadinanza attiva, ANPI Crescenzago chiedeva e richiede alla Amministrazione comunale milanese di interrompere ogni relazione politico-culturale, economica e commerciale con Israele e con il suo governo genocida, e specificatamente di annullare il “gemellaggio” Milano- Tel Aviv.
Finalmente, lunedì 6 ottobre va in aula un ordine del giorno col quale si sancisce la sospensione del gemellaggio, come atto concreto di boicottaggio disinvestimento sanzione (B.D.S.) nei confronti della più importante città israeliana, e quindi dando maggiore valore all’espressione di solidarietà col martoriato popolo palestinese.
Nella discussione, alla contrarietà dei consiglieri del centro-destra si aggiungono e si manifestano le divisioni e le posizioni diversificate e contrastanti all’interno della maggioranza di centro-sinistra. Mancato il numero legale, si rinvia la votazione a lunedì 13.
L’o.d.g. viene “spacchettato” in punti distinti. Quello fondamentale e qualificante, il numero 3 – l’interruzione del gemellaggio Milano Tel Aviv – viene bocciato con 21 voti contrari (13 centro-destra, 3 PD, 3 Riformisti, 2 Lista Sala), 9 favorevoli (4 PD, 3 Verdi, 1 Lista Sala, 1 Gruppo misto), 6 astenuti (PD).
E’ andato in scena uno spettacolo deprimente e avvilente. Anche a livello locale aumenta ulteriormente la distanza tra i rappresentanti dell’istituzione locale e la cittadinanza, come a livello nazionale tra istituzioni centrali e società civile. A danno della partecipazione e del sistema democratico costituzionale. Inascoltati i cittadini e le cittadine, le associazioni e i comitati, i sindacati e le tante forze sociali civili e culturali che, mobilitandosi a milioni, hanno riempito le strade e le piazze d’Italia.
Il piccolo spiraglio aperto, con il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri e il ritiro parziale dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza (ne occupa ancora il 53%!), non è la pace come narra e recita il tycoon e lo showman Trump, corresponsabile del genocidio palestinese. Forse è tregua, che si augura duri il più a lungo possibile.
La pace e la convivenza pacifica civile e rispettosa di tutti i diritti tra i due popoli potranno cominciare a realizzarsi con il pieno riconoscimento dei sacrosanti diritti del popolo palestinese nel rispetto del diritto internazionale e di quello basilare dell’autodeterminazione dei popoli.
E’ quindi estremamente grave e assai preoccupante che il Consiglio comunale di Milano non abbia voluto dare il suo piccolo ma concreto e significativo contributo, in sintonia con il movimento globale e locale di resistenza (sumud) pacifica per la fine del genocidio e per la Palestina libera, per la pace e il disarmo, per la libertà e i diritti uguali per tutti i popoli.
Giuseppe Natale – Presidente di Anpi Crescenzago

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